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SU QUALI VOCI SI PUÒ RISPARMIARE SULLE BOLLETTE ENERGIA E GAS?
Per rispondere a questa interessante domanda sul risparmio bollette e su come risparmiare sulle bollette, è bene sapere alcune cose importanti oltre a sapere come leggere le nuove bollette. Ogni mese, quando ci arriva la mensilità dell’energia e del gas, ci capita di sentirci un po’ come “vittime impotenti” che non hanno nessuna possibilità di ridurre l’importo che ci viene richiesto per il pagamento delle utenze… ma, in realtà, possiamo fare molto, più di quanto pensiamo!
Qui di seguito trovi infatti alcuni degli accorgimenti più semplici ed efficaci sul risparmio bollette luce e gas e per andare a ridurre in modo visibile e concreto la tua spesa mensile sulle bollette dell’energia e del gas.
I consumi di energia sul mercato italiano non sono distribuiti in modo uniforme. Di giorno e durante i giorni della settimana la domanda di elettricità cresce, perchè uffici, negozi e fabbriche sono aperti. Viceversa, il fabbisogno diminuisce la sera e durante i giorni festivi, quando le attività economiche rallentano. Queste differenze hanno delle inevitabili ripercussioni sui prezzi dell’energia ed anche sul possibile risparmio bollette luce e gas. Scegliendo il tipo di tariffa adatto alle proprie abitudini di consumo, però, è possibile risparmiare.
COMPRENDI QUALI SONO LE TARIFFE DISPONIBILI (E QUALE CONVIENE DI PIÙ A TE).
La tariffa monoraria: un utile sistema per il risparmio bollette.
La tariffa monoraria è quella che prevede un prezzo dell’elettricità sempre uguale nel corso della giornata, indipendentemente dall’ora in cui avviene il consumo.
Questo tipo di tariffa esiste ancora nel contratto di maggior tutela, ossia quello regolato dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico solamente per gli utenti che non dispongono ancora di un contatore elettronico, ossia del contatore bianco con il display digitale. Per questi utenti, la tariffa monoraria è fissata ogni trimestre all’Autorità.
Sul mercato libero, invece, è possibile per tutti stipulare un contratto di fornitura con tariffa monoraria. Le condizioni e il prezzo di questi contratti sono stabiliti dai venditori.
La tariffa multioraria non è da sottovalutare per ottenere un risparmio bollette: perché?
La tariffa multioraria è quella in cui sono previste tre fasce orarie, a seconda del momento della giornata e del giorno della settimana. Le tre fasce sono chiamate: di punta, intermedia, fuori punta.
La fascia di punta, chiamata F1, è quella in cui il prezzo dell’elettricità è più alto. Questa fascia va dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00 e corrisponde al momento di massima attività economica e dunque di massima domanda di energia.
L’energia elettrica costa invece meno nella fascia intermedia, chiamata F2. Questa fascia va dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00, e il sabato, dalle 7:00 alle 23:00.
La terza fascia, quella coi prezzi più bassi, è chiamata fuori punta. Questa fascia va dal lunedì al sabato, dalla mezzanotte alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00, e tutte le ore di domenica e dei giorni festivi.
Puoi scegliere questa tariffa solo se sei un cliente del mercato libero e hai il contatore elettronico.
La tariffa bioraria è utilissima: scopri il risparmio tariffa bioraria!
La tariffa bioraria è il sistema introdotto dall’Autorità come standard per tutte le famiglie che vogliono mantenere il regime di maggior tutela e che dispongono del contatore elettronico.
Si tratta di una tariffa che prevede solo due prezzi: uno più alto per i consumi che avvengono durante dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00 (fascia F1) e uno più basso per i consumi che avvengono in tutti gli altri orari (fasce F2 e F3). I prezzi sono fissati dall’Autorità ogni trimestre.
Questo tipo di tariffa è anche disponibile sul mercato libero per tutte le famiglie che dispongono del contatore elettronico. In questo caso i prezzi sono stabiliti dai venditori e chiaramente indicati nel contratto.
Se riesci a concentrare i tuoi consumi nelle ore serali e nei weekend, le tariffe biorarie e multiorarie sono una buona occasione per risparmiare.
Quale tariffa è più adatta ai diversi tipi di consumo?
La tariffa monoraria conviene solamente se si hanno consumi uniformemente distribuiti nel corso della giornata oppure se non si vogliono avere preoccupazioni di dover scegliere l’orario più conveniente per consumare l’energia elettrica.
La tariffa bioraria e quella multioraria convengono consentono di risparmiare se si concentrano i consumi nelle ore serali e durante il fine settimana. La tariffa multioraria è particolarmente conveniente se non si hanno problemi a far funzionare gli elettrodomestici soprattutto durante la notte o nei giorni festivi. Un’opzione che non tutti possono sfruttare appieno, magari a causa dei regolamenti condominiali.
E qual è la differenza tra prezzo bloccato e prezzo indicizzato?
Per i contratti in regime di maggior tutela, l’energia è comprata tutta insieme all’ingrosso dall’Acquirente unico (AU) e i prezzi delle tariffe sono fissati ogni tre mesi dall’Autorità in base a quanto spende AU sul mercato.
Per i contratti stipulati sul libero mercato, esistono invece numerose formule di prezzo. In genere, sono di due tipi: a prezzo bloccato o a prezzo indicizzato. Le tariffe a prezzo bloccato prevedono una prezzo fisso al kWh oppure al mese (con un tetto massimo dei consumi) per un periodo di tempo ben definito, al termine del quale il prezzo sarà aggiornato e il consumatore sarà libero di continuare la fornitura o passare a un altro operatore.
Le tariffe indicizzate prevedono invece che il prezzo dell’energia possa variare in funzione della variazione del prezzo di qualcos’altro. In genere, si può fare riferimento al prezzo degli idrocarburi, oppure all’andamento del prezzo dell’elettricità all’ingrosso.
In ogni caso, la legge prevede che il venditore debba descrivere sinteticamente e chiaramente quale meccanismo d’indicizzazione si adotta, quale è il prezzo massimo raggiunto negli ultimi dodici mesi e il periodo in cui questo prezzo massimo è stato raggiunto. Inoltre, il venditore deve indicare chiaramente la frequenza delle possibili variazioni.
Con questi semplici accorgimenti sul risparmio bollette luce e gas, puoi davvero risparmiare (in maniera anche consistente!) sulla tua bolletta del gas:
Capita, spesso per inattenzione o per fretta di raggiungere un adeguato tepore nella propria abitazione, di impostare il termostato a temperature maggiori di quelle realmente necessarie per garantire un’atmosfera sufficientemente calda. D’altra parte, impostare il limite del tuo termostato a 20 gradi all’interno della tua casa, potrebbe rivelarsi un ottimo inizio per ridurre il costi relativi al consumo.
Gli impianti di riscaldamento vengono portati a uno sforzo maggiore per raggiungere la temperatura stabilita, se ci sono spifferi e dispersione di calore. Sembra scontato ma in realtà capita spesso di non porre a questo “facile rimedio” la giusta importanza: ricorda quindi sempre di non lasciare le finestre aperte negli ambienti che intendi riscaldare.
Abiti in un condomio? Questa è una nota speciale per te! Per poter gestire al meglio i consumi, infatti, sarebbe utile non dipendere da sistemi di riscaldamento centralizzati come quelli spesso previsti dalle organizzazioni condominiali. Nel caso in cui non ti fosse possibile in nessuna maniera gestire in maniera autonoma il tuo impianto, sarebbe comunque ottimo informarti sulle spese previste durante il periodo invernale e sulle metodologie di utilizzo, come ad esempio il periodo di accensione e di spegnimento, oltre alle temperature massime raggiunte.
Ecco alcune regole per risparmiare sull’energia elettrica che possono sembrare banali, ma non sempre vengono rispettate e si finisce con il dimenticarsene..
Rinunciare agli elettrodomestici non è certo consigliabile, ma scegliere quelli con i consumi ottimizzati può alla fine senza dubbio essere una scelta davvero vincente.
Sarebbe sempre una buona mossa investire su un elettrodomestico di classe A+++ (come ad esempio il frigorifero, uno di quelli a consumo maggiore) più costoso al momento dell’acquisto ma che consente consumi inferiori. Molto meglio rinunciare ad un piccolo risparmio bollette luce e gas iniziale, piuttosto che risparmiare all’inizio e pagarne poi le conseguenze tutti i mesi! La scelta del risparmio bollette luce e gas in un primo momento avrà infatti sicure conseguenze negative sull’importo mensile da pagare per i consumi energetici.
La stessa accortezza può essere applicata a ciò che riguarda l’illuminazione di casa. Le lampadine LED e le lampadine fluorescenti, nonostante garantiscano un consumo decisamente inferiore rispetto ai faretti alogeni, e consentono una riduzione determinante e cospicua nella spesa per l’energia elettrica, qualificandosi come dispositivi decisamente all’avanguardia per quanto riguarda il risparmio energetico domestico.
Televisori, stereo e computer lasciati in stand-by rappresentano una parte cospicua dei consumi, che contribuiscono a gonfiare in maniera significativa la somma finale da sborsare per la bolletta. È utile quindi ricordarsi di spegnere completamente questi elettrodomestici… soprattutto se non vengono utilizzati per un periodo di tempo mediamente lungo. In particolare anche il modem, che non pensiamo mai di spegnere e che lasciamo spesso attivo anche quando non lo utilizziamo, è uno degli oggetti elettronici a maggiore consumo quando lasciato inutilizzato.
Suggerimento utile. Nota che le bollette sono delle vere e proprie fatture commerciali: è una buona abitudine conservare le ricevute per almeno 5 anni, tempo entro il quale un gestore può contestare un mancato pagamento.