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Come risparmiare sulla bolletta della luce

Come risparmiare sulla bolletta della luce

dicembre 22, 2017Mattia FiorentiniRisparmio

Vuoi sapere come risparmiare sulla bolletta della luce? In Italia ogni anno vengono spesi oltre 750 milioni di euro in più rispetto alla media delle nazioni europee per la bolletta della luce. La media nazionale suggerisce una spesa maggiorata per ogni famiglia di circa 200 euro sulla bolletta dell’energia elettrica. Se a questi numeri aggiungiamo anche i continui aumenti delle tariffe, si capisce come risparmiare sulla bolletta della luce (e non solo) sia assolutamente necessario per salvaguardare il nostro portafogli. Ovviamente, quando si parla di energia elettrica, oltre che un discorso puramente economico è doveroso intavolare anche l’argomento sostenibilità, tutt’altro che scontato in un’epoca nella quale la salvaguardia del pianeta è diventata una necessità di fondamentale importanza. Per sapere come risparmiare sulla bolletta della luce, non sono utili soltanto i necessari interventi di manutenzione sugli elettrodomestici e gli impianti, ma può rivelarsi importante anche modificare alcune piccole abitudini. Ma vediamo nello specifico su quali aspetti bisogna intervenire onde evitare di spendere più di quanto ci si aspetti.

Come risparmiare sulla bolletta della luceEcco tutti i metodi su come risparmiare sulla bolletta della luce

L’illuminazione
Il primo metodo su come risparmiare sulla bolletta della luce è questo. Il dato delle famiglie italiane circa la quantità di lampadine acquistate ogni anno per uso domestico ammonta a circa 12 milioni di unità. Un numero abbastanza elevato, certo, ma come si può evitare di spendere più del dovuto quando si parla di lampadine ed illuminazione della propria abitazione? In pochi sanno che una lampadina di potenza doppia è efficiente esattamente come due lampadine di piccole dimensioni, ma consumando molto meno. Quindi è davvero possibile capire come risparmiare sulla bolletta della luce e sul costo dell’energia elettrica se si fa attenzione alle dimensioni delle lampadine. Inoltre, un’altra accortezza in grado di preservare il portafogli da spese eccessive è evitare di montare faretti e lampadari multi luce, preferendo sempre le lampade fluorescenti. Queste ultime costano di più ma durano molto più a lungo ed emanano la stessa intensità di luce delle lampadine ad incandescenza. In ogni caso, evitare di lasciare le lampade accese anche in pieno giorno ed evitare di illuminare in maniera esagerata uno piuttosto che tanti ambienti della casa, è già un primo importantissimo passo in avanti verso un consumo limitato dell’energia ed un conseguente risparmio in bolletta. Malgrado le tante strategie applicabili, infatti, il buon senso rimane sempre l’arma migliore a propria disposizione per spendere di meno e ottenere un risparmio importante: spegnere ogni giorno le luci in tutte le stanze della propria abitazione quando queste sono vuote può garantire una spesa inferiore di circa 30 euro all’anno.

Gli elettrodomestici
Secondo studi recenti, in Italia sono presenti oltre 20 milioni di elettrodomestici vecchi ed ormai obsoleti. Per obsoleti si intende tutti quegli elettrodomestici che hanno più di dieci anni di vita e che producono una quantità esagerata di inquinanti (circa 2,3 milioni di tonnellate di CO2). Una produzione del genere rappresenta un vero e proprio flagello per la natura e l’ambiente che ci circondano. A questo proposito, gli stessi studi ci raccontano quanto sia possibile risparmiare cambiando con una certa costanza gli elettrodomestici che hanno fatto il proprio tempo. E i numeri fanno pensare, considerato che acquistando una nuova lavatrice e rottamando quella vecchia è possibile risparmiare il 35% dei consumi annuali, mentre cambiando un frigorifero è possibile tagliare fino al 40%. Pertanto, una delle domande più importanti che ci si deve porre se si vuol risparmiare sulla bolletta è: quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho sostituito questo elettrodomestico? Come qualsiasi mezzo meccanico ed elettrico, gli elettrodomestici di qualità sono quelli che costano di più. E un elettrodomestico di qualità, oltre a performance migliori, offre anche un consumo energetico nettamente inferiore rispetto a quelli venduti a buon mercato. Acquistare il meglio che c’è sulla piazza può rivelarsi uno degli investimenti più intelligenti che si possa fare e ci permette di essere consapevoli su come risparmiare sulla bolletta della luce. Ogni elettrodomestico appartenente alla classe energetica A++ (oggigiorno sono in commercio anche macchine che appartengono alla classe energetica A+++) è molto più efficiente rispetto agli altri ed assicura un risparmio nettamente più consistente, evidente soprattutto alla fine dell’anno. Al di là di questo assunto, resta possibile intervenire direttamente sul consumo dei propri elettrodomestici attraverso una serie di abitudini e di piccoli accorgimenti. Qualche esempio? Asciugare i piatti a mano invece che utilizzando l’apposita funzione della lavastoviglie costa circa 18 euro in meno all’anno. Assicurarsi sempre di chiudere in maniera corretta il freezer ed il frigorifero, così come tenerli a leggera distanza dalle pareti, concede un risparmio pari a 22 euro ogni anno. E non finisce qui. Utilizzare il deumidificatore in luogo del condizionatore per rinfrescare gli ambienti della casa fa risparmiare oltre 85 euro l’anno. A tal proposito, inoltre, un controllo costante ed una buona pulizia dell’impianto equivalgono ad un aumento dell’efficienza del condizionatore, che si traduce in un consumo nettamente inferiore. Infine, usare il forno a microonde per scongelare gli alimenti invece che quello elettrico consente un ulteriore risparmio di circa 35 euro l’anno in bolletta. Sommate le une alle altre, tali somme possono rivelarsi molto più importanti di quanto possano sembrare prese singolarmente. Tornando alla qualità degli elettrodomestici è opportuno fare un po’ di chiarezza e fornire alcuni dati concreti. Come tutti sanno, è ormai dal 2010 che le tariffe bi-orarie permettono di risparmiare quasi il 30% in confronto alle fasce normali: dalle 19 di sera fino alle 8 del mattino e fra le 23 e le 24 nei giorni festivi e durante i fine settimana l’energia costa molto meno. Sebbene molte persone facciano quasi costantemente attenzione ad avviare gli elettrodomestici soltanto durante queste fasce orarie, non è sempre possibile farlo. Un’abitudine del genere, infatti, comporta la disponibilità di elettrodomestici silenziosi (che non arrechino disturbo agli inquilini e ai vicini di casa) e di un timer in grado di avviare in maniera automatica l’elettrodomestico (ad esempio negli orari notturni o quando si è fuori casa). Questi servizi, purtroppo, sono offerti soltanto dai prodotti migliori, che consentono prestazioni eccellenti a fronte di un investimento iniziale più elevato. Un altro accorgimento di grande importanza, capace di ridurre i costi della bolletta in maniera abbastanza rilevante, è avviare sempre la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico: le tariffe differenziate permettono di impiegare gli elettrodomestici di grande capacità senza alcun problema, con un taglio netto dei consumi in bolletta. È opportuno non dimenticare l’importanza della qualità degli elettrodomestici, nonché quella delle classi energetiche e delle relative etichette, già da qualche anno stabilite e regolamentate dalla Commissione Europea. Queste, infatti, sono diventate uno strumento molto importante nella valutazione di una macchina al momento del suo acquisto.

Ricorda sempre di non lasciare gli apparecchi elettrici in standby
Questo è certamente uno degli errori che vengono commessi più di frequente sia a casa che in ufficio. E si tratta anche di uno degli sprechi in grado di gravare maggiormente sulla bolletta energetica: parliamo, infatti, di almeno 56 euro di spesa all’anno. Eppure è molto semplice evitare di dover versare nelle casse del proprio gestore tutti questi soldi. Per farlo basta scollegare la rete di ciascun dispositivo: computer, TV, forno a microonde, carica-batterie del telefono e del tablet, macchinetta del caffè. Quando è visibile il LED luminoso, infatti, vuol dire che l’elettrodomestico, anche se in maniera limitata, sta consumando comunque una piccola quantità di energia elettrica, che sommata a quella consumata da tutti gli altri apparecchi lasciati per ore e ore in modalità standby e per tutti i giorni dell’anno, può dar vita ad uno spreco assai rilevante.

Le prese elettriche
Usare una multi presa dotata di interruttore è un metodo particolarmente efficace per risparmiare sui costi della bolletta. Questi apparecchi, oltre che molto utili, costano poco, ospitano diverse prese e soprattutto consentono un risparmio di circa 80 euro all’anno rispetto a quanto sia possibile impiegando diverse prese separate.

L’importanza del gestore
La scelta del gestore che applica le tariffe più basse resta la cosa più importante. Da qualche anno, la liberalizzazione del mercato ha incrementato la disponibilità di offerte e di conseguenza anche le opportunità di risparmio. Quando compatibile con le abitudini degli abitanti della casa e con l’abitazione stessa, è preferibile scegliere il gestore più economico e optare per una tariffa organizzata in base alle fasce orarie: questo vuol dire che che in alcuni momenti della giornata l’energia costa meno. In genere, le tariffe migliori sono attive durante le ore serali, a partire dalle 19.00 e fino alle 23 durante i giorni feriali. Nei week-end e nei festivi, invece, la fascia durante la quale si spende meno è quella compresa fra le 23 e le 24. Le tariffe bi-orarie sono entrate in vigore a partire dal 2010. Inizialmente riservate soltanto agli utenti appartenenti alla fascia di tutela economica più alta, esclusi coloro che non avevano un contatore tele-gestibile, queste tariffe particolari sono state estese a tutti gli utenti che hanno preferito affiliarsi ai gestori facenti parte del libero mercato. L’obiettivo di queste fasce orarie è quello di favorire l’efficienza energetica mediante politiche che offrono tariffe più economiche a chi consuma durante i giorni festivi e di sera, con leggeri aumenti della spesa nelle ore di punta. In tal modo, è stato possibile spalmare in maniera più equa il consumo di energia elettrica complessivo durante tutte le ore che compongono la giornata, senza incorrere in cali di tensione e problemi derivanti dall’eccessiva richiesta durante le ore di punta. Effettuando una rapida comparazione delle tariffe bi-orarie attualmente in vigore, è possibile notare come gli iniziali timori circa un possibile fallimento dell’esperimento, potenzialmente causato dall’aumento delle tariffe serali allo scopo di bilanciare l’abbondanza di energia nelle ore centrali del giorno, si sono risolti grazie al successo ottenuto dal fotovoltaico, a sua volta sostenuto negli scorsi anni da politiche di sgravi fiscali sulle nuove installazioni. Al contrario di quanto si temeva inizialmente, infatti, negli ultimi anni i vantaggi offerti dalle tariffe bi-orarie sono addirittura aumentati, soprattutto per quel che riguarda il libero mercato. Anche gli analisti consigliano l’adozione della tariffe orarie. In particolare, la scelta delle fasce orarie sarebbe l’ideale soprattutto per chi è solito consumare la maggior parte dell’energia elettrica durante le ore serali (molte persone, infatti, soprattutto se single, hanno l’abitudine di avviare la lavatrice, trascorrere il tempo davanti alla Tv ed accendere il computer al ritorno dal lavoro). Al contrario, chi è solito passare tanto tempo in casa dovrebbe optare per la tariffa mono oraria.

Investire sul fotovoltaico
L’ultimo consiglio utile per chi intende risparmiare sulla bolletta della luce è quello di investire sul fotovoltaico. Se risparmiare mediante i metodi appena suggeriti può risultare abbastanza scomodo e difficoltoso, la soluzione ideale potrebbe essere rappresentata dall’autoproduzione. Certo, installare un impianto fotovoltaico oggi non è più conveniente come poteva esserlo fino a qualche anno fa, quando gli incentivi statali concessi dal conto energia erano ancora attivi. In questo momento, l’ideale sarebbe richiedere un preventivo circa un impianto fotovoltaico alimentato a batteria e studiato appositamente per l’autoconsumo. Ad esempio, acquistando un impianto fotovoltaico da 3 kW, al costo di circa 10 mila euro, sarà possibile ammortizzare la spesa iniziale in poco meno di dieci anni. Trascorso questo periodo, l’investimento comincerà finalmente a dare i suoi frutti e a consentire un risparmio importante sulla bolletta della luce. L’energia elettrica prodotta mediante questa tecnologia può essere introdotta nel ciclo domestico e consumata immediatamente, oppure immagazzinata all’interno di specifiche batterie, al fine di essere impiegata in seguito o durante le ore notturne, quando per forza di cosa l’impianto fotovoltaico non può produrre ulteriore energia. Chi non fosse sicuro della scelta, deve sapere che un impianto del genere non produce solo d’estate e durante le giornate più assolate, ma anche durante le restanti stagioni e quando il cielo è parzialmente coperto. Insomma, il fotovoltaico può rappresentare una scelta vantaggiosa in termini di consumi, ma anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.

Oltre a sapere come risparmiare sulla bolletta della luce, puoi conoscere anche dei metodi su come fare voltura luce e gas, sulle offerte luce e gas casa, e su come risparmiare sulla bolletta enel.

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